Dottoressa Eleonora Defendi: crisi d’impresa e transazione fiscale

Lo Studio Legale a Verona, Venturi Legal Studio Legale d’Impresa, sviluppa le proprie competenze con approccio multidisciplinare per rispondere ad esigenze diversificate e con particolare interesse per i campi del diritto d’impresa. Considerata anche la formazione della dottoressa Defendi in materia di diritto d’impresa internazionale forniremo, in questo articolo, un approfondimento nel tema della crisi d’impresa e transazione fiscale nell’ambito del concordato preventivo.

Dottoressa Eleonora Defendi: Master Giurista Internazionale d’Impresa

La dottoressa Eleonora Defendi, professionista che collabora stabilmente con Venturi Legal  Studio Legale d’Impresa a San Bonifacio di Verona, ha recentemente conseguito, presso l’Università degli Studi di Padova, il Master Giurista Internazionale d’Impresa (MGI), master universitario di secondo livello di durata annuale, al quale si accede per titoli, previa pubblicazione di apposita graduatoria.

Il master è rivolto a professionisti, anche in formazione, che vogliono specializzarsi nell’ambito del diritto d’impresa, oltre che nazionale, anche europeo ed internazionale.

La frequenza al Master quindi, e il conseguimento del relativo titolo, permettono di acquisire le competenze specialistiche necessarie per il giurista d’impresa che voglia assistere a trecentosessanta gradi realtà grandi e medie, ma non solo, con attenzione particolare alle sempre nuove sfide che il mercato internazionale pone alle imprese, oltre che alle opportunità che se ne possono cogliere.

Imprenditori in crisi di liquidità a seguito delle attuali crisi economiche globali

A conclusione del proprio percorso formativo, per il conseguimento del titolo, la dottoressa Defendi ha redatto e discusso una tesi dal titolo “Il trattamento dei crediti tributari e contributivi nel concordato preventivo”.

Il percorso di approfondimento oggetto della tesi ha preso come punto di partenza il fenomeno della carenza di liquidità cui le imprese si sono trovate a dover fare fronte con sempre maggior frequenza nel corso dell’ultimo ventennio, a causa anche delle crisi economiche globali cui si è assistito in tale periodo. In particolare, la crisi finanziaria del 2007-2008 e quella sanitaria ed economica scaturita dalla pandemia da Covid-19, che ha interessato in particolare il biennio 2020-2021, ma i cui strascichi ancora pesano sull’economia. In questo contesto di congiunture economiche sfavorevoli, si è assistito ad un incremento esponenziale del numero degli imprenditori in crisi di liquidità i quali, a fronte di una crescente difficoltà di accedere al credito (a causa sia dei costi elevati, dettati dai tassi di interesse in crescita, che del rifiuto da parte degli istituti di credito di concedere prestito, per la mancanza dei requisiti necessari per ottenerlo), hanno spesso tentato di “autofinanziarsi” posticipando il pagamento dei crediti tributari o contributivi e prediligendo piuttosto fornitori e dipendenti, il cui apporto è ritenuto necessario per garantire la continuità aziendale e nella convinzione della transitorietà della fase di difficoltà, con l’auspicio di poter adempiere in un secondo momento alle proprie obbligazioni nei confronti del Fisco.

Approfondimento: il trattamento dei crediti tributari e contributivi nel concordato preventivo

Partendo dalla presa d’atto di tale modus operandi, sempre più diffuso nell’attuale contesto socio-economico, l’analisi svolta dalla dottoressa Defendi si è focalizzata sull’istituto della transazione fiscale, strumento che permette di ridurre e/o rateizzare il debito nei confronti dei creditori pubblici (Erario e Enti Previdenziali) nell’ambito del concordato preventivo, procedura concorsuale che ha come obiettivo la ristrutturazione del debito dell’imprenditore e il risanamento dell’impresa in difficoltà mediante l’elaborazione e l’attuazione di un piano previamente approvato dai creditori e omologato dal Tribunale.

Il percorso sviluppato nell’elaborato si è dipanato attorno ad un excursus, di marcato taglio pratico, della disciplina della transazione fiscale nell’ambito del concordato preventivo, oltre che dei dubbi interpretativi che, nel corso del tempo, sono emersi sull’argomento nonché sulle risposte che – di volta in volta – la giurisprudenza o gli interventi del Legislatore hanno fornito. Particolare attenzione si è data alle innovazioni apportate alla materia dal neo-introdotto Codice della Crisi e alle differenze rispetto alla precedente Legge Fallimentare.

Procedure concorsuali dei creditori pubblici: transazione fiscale e cram down

Considerato poi il peso preponderante dei creditori pubblici nell’ambito delle procedure concorsuali e della loro conseguente posizione di forza, la dottoressa Defendi ha esaminato approfonditamente gli strumenti che la legge ha messo a disposizione dell’imprenditore che intende fare ricorso alla transazione fiscale, ideati per consentire all’imprenditore di tutelarsi dalle possibili inefficienze, oltre che dai potenziali abusi, dell’Erario e degli Enti Previdenziali. In questa prospettiva, riveste particolare rilevanze l’istituto del cram down, il quale consente di impugnare avanti all’Autorità Giudiziaria un eventuale diniego alla proposta di transazione espresso dal Fisco e, quindi, la possibilità per il Tribunale di omologare il concordato anche in assenza di voto positivo espresso da parte dei creditori pubblici.

È stata poi affrontata la questione ancora aperta dell’applicabilità o meno della transazione fiscale e del cram down in via estensiva anche al concordato fallimentare, procedura concorsuale che si colloca in un momento successivo rispetto al Fallimento (ora “Liquidazione Giudiziale”, nel Codice della Crisi) già aperto, e che offre la possibilità di chiuderlo percorrendo una via alternativa, dando esecuzione ad un accordo con i creditori, sulla base di un piano omologato dal Tribunale.

Reati tributari: omesso versamento di ritenute o IVA

In chiusura dell’elaborato, è stato dedicato un capitolo all’analisi dei reati tributari – di omesso versamento di ritenute dovute o certificate e di omesso versamento di IVA – previsti dal d.lgs. 74/2000 in caso di mancato versamento, oltre che ai possibili effetti positivi che su tali reati possa avere l’accesso al concordato con transazione fiscale. Il rischio di possibili risvolti penali viene infatti spesso trascurato dagli imprenditori che decidono di “posticipare” il pagamento di imposte e contributi, ma è al contrario aspetto affatto marginale, considerato che le pene previste per tali fattispecie di reato sono tutt’altro che lievi, e che le soglie di rilevanza previste dalla legge per l’omesso versamento si attestano su importi che frequentemente vengano superati da un’impresa in crisi.

Studio Legale d’Impresa a Verona

Lo Studio Legale d’Impresa a Verona, Venturi Legal, può supportarti negli ambiti del diritto d’impresa ed in particolare in tema di crisi d’impresa e transazione fiscale. Lo studio Venturi Legal si avvale della collaborazione con professionisti dalla formazione diversificata sia per l’attività di consulenza stragiudiziale che per quella contenziosa, ordinaria o arbitrale.

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